chiedimi ….

no, dai , non me lo chiedere … perché mi chiedete cose personali ? non voglio prendere la vostra vita…. non voglio decidere per voi!!! eppure seguitate a chiedere : Senti Bi ! mi ha chiesto se l’aiuto ad avere un rapporto a tre … noi siamo amiche , qualche volta ci siamo stuzzicate… ricordi ? dietro quello scoglio a marina … ti è piaciuto ed anche a me …. ora Paolo mi chiede di aiutarlo … dai … non riesce più ad averlo duro !! Ha paura che il nostro rapporto finisca … io lo amo !!! Dai aiutami !!! ….. e tu a me : che debbo fare ?? ….Mario si vuole vaccinare ed io lo sai come la penso …. lui vuole che io mi vaccini con lui …. lo stesso giorno…. come posso dirgli che non voglio… che ho paura … ma lo amo !! Cazzo , possibile che mi dovete chiedere sempre di assumermi compiti che non mi …. competono ? …. Dai …. a volte vi rispondo di seguire il cuore , stando attente ….a volte scherzo con qualche battuta …. ma non posso decidere e vivere per voi … Io sono un porco è vero ma ho anche una certa dignità da porco …. e poi sono immune dai virus …. lo sapete … fin da piccolo sono diventato immune con la vita e le porcherie che ho ingerito… non posso dirvi come dovete comportarvi …. e no ….. seguitate a dirmi …. va bene ma … e se ? ….. se io poi mangio la pancetta fresca di maiale fatta cuocere su una padella antiaderente e con il grasso che esce ci condisco gli spaghettoni con una manciata di pecorino sardo non e’ detto che anche a voi possa piacere !!! Posso darvi un input ma il resto e vostra decisione perché è vostra la vostra vita !!!

ricordi

ricordi di cibi mangiati da bimbo … ancora oggi certi cibi risvegliano in me sensazioni di un passato presente ed allora penso che il tempo non sia altro che una tavola piana piena di sensazioni che da sinistra a destra tu puoi controllare fino a che trovi una spazio vuoto da riempire …. la verdura cotta e saltata in padella … mi piace da morire ma la odio …. fin da piccolo me la ritrovavo a cena in gola che mi soffocava ed io balzavo in piedi e buttavo tutto fuori … le patate fritte e la frittata con le cipolle …. sento il rumore ed il suono di un letto che cigola e mamma che veniva a chiedere sistematicamente perché così tardi e … tutto bene ? ed il mio affetto per lei che si allargava nel petto …. la cioccolata calda … i brividi di freddo patiti con le mani intirizzite e la lingua scottata ….. il profumo di rosa … la matta vicina di casa che in vestaglia , d’inverno , veniva nel giardino a tagliare con le forbici tutte le rose spuntate …. le mangiava ad insalata … diceva lei …. i cavoli lessi …. le scale buie del quartiere di Torino , pieno di meridionali …. il pesce … la puzza mi ricorda un periodo brutto… mi nascondevo in una barca per evitare le botte …. le cipolle …. un quartiere pieno di mussulmani …

foibe

Le Foibe sono state un episodio atroce. Con le mani piegate dietro la schiena col fil di ferro, spesso dopo sevizie di giorni, migliaia di creature umane sono state gettate in voragini spaventose: quanti hanno avuto la fortuna di morire sul colpo? Quanti hanno agonizzato giorni, con le ferite esposte, le fratture, la gangrena che mangiava gli arti?
Aspetto che la commemorazione sia passata per parlarne in modo da avere sott’occhio anche la reazione delle cosiddette “sinistre”. Quest’anno sono state particolarmente feroci. L’Ampi ha fatto sentire la sua voce fatta da gente che ha applicato il detto reduci si nasce, vista l’età, e durante la commemorazione al sacrario di Basovizza , quando Maurizio Gasparri ha preso la parola, la delegazione del Partito Democratico se ne è andata in dissenso. Molti continuano a di minimizzare la tragedia, o spiegarla come vendetta delle atrocità nazi-fasciste. Una nazione civile non fa vendette, non torce un capello agli innocenti, ai civili, alle donne, ai bambini che furono infoibati spesso dopo aver subito sevizie atroci e sadiche, oltre agli italiani furono infoibati anche altre minoranze, di lingua romena e ungherese, i Cicci, i Morlacchi e i Valacchi. Tra gli assassinati il meccanico di Fiume Angelo Adam, ebreo, deportato a Dachau e liberato dagli Angloamericani in tempo per morire infoibato con la moglie e la figlia diciassettenne. Come non mi sono mai stancata di dire esiste nell’uomo una possibilità illimitata di ferocia, e dove le circostanze lo permettano questa ferocia si scatena. Le Foibe sono state un episodio particolarmente atroce, per il sadismo, per l’assoluta innocenza della stragrande maggioranza delle vittime, perché è stato particolarmente atroce che sia stato eseguito da ex vicini di casa. Perché una parte dell’agone politico italiano non vuole questo ricordo? Perché ci sono elementi che si potrebbero anche definire vergognosi.
Le Foibe furono ferocia pura e ferocia gratuita, eppure nel 1956 una legge dello Stato italiano riconobbe la militanza nell’esercito jugoslavo come se fosse stata una militanza nell’esercito italiano. Abbiamo quindi cominciato a pagare migliaia di pensioni di guerra agli aguzzini delle Foibe. Uomini che dopo aver legato col filo spinato donne e bambini li hanno buttati nelle Foibe, hanno ricevuto la pensione dallo Stato italiano. Anche calcolando che l’Italia di Mussolini ha compiuto una guerra di aggressione, tutto questo non ha nessun senso, se cercate queste notizie sul web ne troverete in abbondanza per le numerose interrogazioni parlamentari. L’altro punto un po’ spinoso della nostra storia è l’amicizia tra Pertini, Presidente della Repubblica italiana e il maresciallo Tito. Tito è stato un dittatore violento, che ordinò le Foibe per gli italiani e terrificanti campi di concentramento per gli oppositori politici, in parte anticomunisti, in parte, la maggioranza, comunisti di una corrente diversa. Il suo campo di concentramento più atroce si chiamava Goli Otok, posto su un’isola maledetta, l’isola dei dannati, l’isola Calva. Le torture erano inimmaginabili lo “stroj” il tunnel umano di picchiatori in cui doveva passare chiunque giungesse al lager, e la tortura del palo: appesi con le braccia legate col fil di ferro. Il fil di ferro in Iugoslava piaceva molto: è anche quello con cui erano legate le braccia degli infoibati spesso torturati prima di essere buttati. Tra i detenuti dell’isola calva c’era Licurgo Olivi, esponente del Cnl di Gorizia. Raccontò che quando Palmiro Togliatti nel Quarantasei venne a visitare il carcere di Ozna a Lubiana i prigionieri italiani furono rinchiusi nelle cantine così che Palmiro Togliatti potesse serenamente raccontare che non ce n’erano. Il maresciallo Tito è stato insignito della più alta onorificenza dalla Repubblica italiana Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica italiana. I Pertini, i Togliatti, e infiniti altri hanno sempre avuto la bizzarra tendenza a considerare i morti ammazzati del comunismo come ologrammi, ombre su un muro, figurine; hanno sempre avuto la infantile e un poi scema tendenza a considerare il comunismo qualcosa di epico e di giusto, un sogno talmente grande da far scomparire nella sua ombra poche decine di milioni di morti, e la ferocia del loro assassinio.
L’altro elemento che noi non vogliamo dimenticare e che la sinistra preferirebbe non fosse ricordato, è l’ accoglienza che fu riservata ai profughi che, loro sì, scappavano da atrocità inenarrabili. Si indica col nome “treno della vergogna” il convoglio ferroviario che nel 1947 trasportò ad Ancona gli esuli da Pola. Offensivamente definito “treno dei fascisti” fu bersagliato da aggressioni. Il 18 febbraio, stipati in un treno merci, i profughi arrivarono a Bologna dove la Pontificia Opera di Assistenza e la Croce Rossa italiana avevano preparato pasti caldi soprattutto per bambini e anziani, il martedì diciotto febbraio del Quarantasette fu diramato l’avviso: se i profughi si fermano per mangiare lo sciopero bloccherà la stazione. Il treno fu preso a sassate, un treno pieno di gente terrorizzata e disperata, con alle spalle atrocità inimmaginabili, ed altri buttarono il latte, destinato ai bimbi affamati e disidratati, sulle rotaie e le vettovaglie nella spazzatura. Per evitare lo sciopero, furono calate le braghe e il treno raggiunse Parma dove si cercò di mettere insieme qualche altro soccorso. Il film “Rosso Istria” ha da poco ricostruito la tragedia di Norma Cossetto. Di Norma Cossetto conosciamo il nome, ma sicuramente il suo episodio non fu isolato. Neanche la dittatura più atroce merita che i suoi sgherri, i suoi veri e autentici sgherri, non abbiano un processo. Nessuna dittatura merita che vengano colpiti innocenti, che ci siano esecuzioni atroci, che ci siano omicidi di massa: quando questo succede vuol dire che siamo di fronte a un’altra dittatura non meno ignobile della prima. Gli uomini hanno una forza maggiore delle donne. Un uomo che usa la sua forza maggiore per torturare una donna ha perso la sua umanità, se gli uomini si mettono in un gruppo tre, quattro, cinque, sei uomini per torturare una donna, per profanare la sua umanità, per profanare la sua femminilità questi uomini hanno perso il diritto a essere considerate creature umane. A scanso di equivoci vorrei chiarire che considero le Foibe un ennesimo esempio di cosa possa essere la ferocia comunista, ma lo considero anche un’ulteriore prova dell’assoluta imperdonabile idiozia del fascismo. L’essere umano ha delle potenzialità di ferocia inaudite, quindi Mussolini scaraventando il popolo italiano, che in fondo disprezzava profondamente, in una guerra folle e ingiusta, si è reso il primo movente di tutti i crimini quelli che noi abbiamo perpetrato in Etiopia, allo spaccare le reni alla Grecia, che si stava facendo gli affari suoi, ma anche ai crimini dei partigiani rossi, anche delle Foibe, anche delle “marocchinate”.
Chi destabilizza un sistema di rende responsabili di tutto quello che segue. La memoria del passato è fondamentale quindi ricordiamo Auschwitz e come è successo e ricordiamo le Foibe. E oltre alle Foibe ricordiamo anche come si è cercato di cancellarle, come si è cercato di seppellire per una seconda volta quei poveri morti.
Nel ricordare questi morti Mons. Antonio Santin, Arcivescovo di Trieste-Capodistria, nel 1959 invocò il De profundis, De Profundis clamavit e te Domine, non è possibile trovare parole più perfette per descrivere la voce che sicuramente si è alzata da quei poveri corpi ancora vivi. Più semplice la Preghiera per gli infoibati, che la profuga istriana Edda Galimberti ha composto per loro. Vergine Santa, Mamma Addolorata, quei morti ignoti, senza identità, senza diritti e senza sepoltura, senza nessuno che si prende cura, di ridestar per loro la pietà, senza giustizia che non fu invocata, sono pur parte dell’eredità che ti lasciò Gesù là sul calvario, prima che avvolto nel sudario ti fosse posto e la sua Umanità dentro una tomba fosse sigillata. Non hanno toba quei figlioli tuoi ​buttati vivi dentro un precipizio! Risorgeranno nel giorno del giudizio, ma fino allora Mamma se vuoi, coloro la cui vita fu stroncata , trovino rifugio nel tuo dolce Cuore, e li conforti il tuo divino Amore.

Silvana De Mari

dal web

“Dopo averci chiusi per Natale, i contagi aumentano.
Ma voi non capite.
Siamo ad un anno esatto da questo schifo e ci dicono, dopo un anno, che è in arrivo l’ennesima ondata che durerà almeno per tutto il 2021.
Ma voi non capite.
Vi vogliono vaxxInare in massa ma, nello stesso tempo, puntualizzano che nulla cambierà e che dovrete rispettare le regole esattamente come prima del vaxxino.
Ma voi non capite.
La Cina celebra il 2020 come l’anno che gli permetterà di dominare il mondo, ma voi non capite.
Stanno distruggendo economia e relazioni sociali, ma voi non capite.
L’enorme numero di falsi positivi è ufficialmente dichiarato; i percorsi sanitari per cui, indipendentemente dalla patologia di entrata, se risulti positivo sei un marchiato covid, sono altrettanto conosciuti e chiari, ma voi non capite.
Vi dicono ogni 2 per 3 che nulla sarà più come prima, parlano di Grand Reset, di riconoscimento facciale, di identità digitale, di reddito universale, stanno installando il 5G in ogni lembo di terra possibile, ma voi non capite.
I colossi tipo Amazon e simili stanno scoppiando di miliardi ed utili stratosferici mentre la gente si impicca, ma voi non capite.
Vi dicono a più riprese che la longevità è un nemico dell’economia, che oltre una certa età si diventa unicamente un peso, ma voi non capite.
Vi annunciano che sono ormai pronti i robot, che gli esseri umani non servono più e che anzi consumano e rovinano l’ecosistema ed il clima e voi non capite.
Da tutti i dati disponibili, risulta inoppugnabilmente che il 90% delle ricchezze mondiali sono in mano ad un pugno di stronzi, che persino l’acqua e i laghi sono di proprietà di multinazionali, ma voi non capite.
Vi potrebbero ormai scannare vivi, assicurandovi che lo fanno per il vostro bene, e voi ci credereste.
Perché ormai siete automi che rispondono puramente a riflessi condizionati.
Il ragionamento, anche il più elementare, è vostro nemico.
Vi danno gli input, come alle scimmie del circo, e voi eseguite.
“Io resto a casa”, “andrà tutto bene”, “rispettate le distanze”, “io indosso la mascherina”, “io mi vaxxino”, “io me la faccio in culo”.
Possono imporvi qualsiasi verbo, qualsiasi hastag, qualsiasi stronzata, e diventa la vostra bandiera.
Il problema non sono “loro”, ma siete voi.
Siete voi, infarciti di idiozia, ignoranza, indolenza, vigliaccheria, subordinazione, novantagradismo sconfinato, che state trascinando il mondo nel peggior baratro mai immaginato.
Voi, che col vostro niente e la vostra mediocrità oceanica state decidendo il destino di tutti.
Voi, che con la vostra follia da allevamento intensivo, e il vostro finto e maleodorante perbenismo da discount di periferia, vi permettete di imporre il vostro squilibrio mentale a tutti gli altri.
Voi, in definitiva i veri kapò di questo nuovo Auschwitz su scala mondiale, che siete gli autentici colpevoli di quanto accaduto e di quanto accadrà; in conclusione i veri responsabili di tutto ciò e di tanti innocenti, soprattutto i più deboli e i più piccoli, che pagheranno il prezzo più grande alla vostra pusillanimità lucida di esseri inutili.”

Marco Palladino

effetto gregge ….. dal web

L’effetto gregge

Quando si vuole definire chi segue ciecamente ciò che altri fanno dicono o pensano lo si chiama “pecorone”. È, infatti, risaputo che alcune specie animali, tra cui le pecore, hanno il comportamento da “gregge”. In altre parole, basta che qualcuno di loro decida di muoversi in una certa direzione per far sì che tutti gli altri lo seguano
Certamente, quel qualcuno non può essere uno qualunque e deve dimostrare (o aver dimostrato) agli altri di sapere dove andare o cosa fare. Anche nel comportamento umano avviene frequentemente qualcosa di simile, soprattutto quando ci si trova fisicamente mescolati in una massa di persone, quando sono lanciati segnali di allarme oppure anche quando un’idea è così tanto ripetuta e apparentemente credibile da diventare “vera” anche per noi.
Nei casi di reali emergenze che toccano un numero di persone raccolte insieme, l’effetto gregge trasforma una sensazione di panico individuale in panico collettivo che si auto-alimenta e può causare, come recentemente successo a Torino e a Corinaldo, conseguenze tragiche per chi vi si trovasse coinvolto.
È per cercare di capire come rimediare a queste nefaste conseguenze che il CNR di Roma e alcuni scienziati della Technische Universitat di Monaco hanno deciso di studiare il fenomeno e hanno condotto studi ed esperimenti in collaborazione con l’Università La Sapienza. Il presupposto era che quel comportamento “sociale” costatato in alcuni animali si ripete tale e quale anche nell’uomo e che, adottate certe procedure, può essere indirizzato in modo virtuoso.
Gli esperimenti condotti su due gruppi di pedoni (all’interno dei quali erano state introdotte in totale incognito alcune persone informate sul da farsi) hanno dimostrato che, lanciato un segnale di pericolo, la quasi totalità dei soggetti seguiva istintivamente chi appariva come più capaci di far uscire da quella situazione. Lo studio ha anche accertato che le persone sono solitamente riluttanti davanti a istruzioni “calate dall’alto”, ma diventano estremamente collaborative se si fa loro credere di star facendo una scelta autonoma.
È evidente che poter seguire lo stesso procedimento nella realtà e nei casi di vero pericolo potrebbe agevolare deflussi più ordinati e verso i percorsi più sicuri e veloci, con la probabile eliminazione dei rischi che un panico collettivo potrebbe causare, così come successo invece nei casi sopra citati.
L’agenzia OPi (Osservatore Politico internazionale, di Sergio Tè), che riferisce su questo studio, nota però, comprensibilmente, che è impossibile sapere in anticipo dove si creerà una tale situazione di pericolo e che sarebbe invece possibile utilizzare quella tecnica durante le manifestazioni di piazza. In questo caso, alcuni agenti in borghese potrebbero infilarsi tra i manifestanti e assumere comportamenti tali da attivare l’effetto gregge e portare i manifestanti nella direzione e nei luoghi voluti per evitare guai peggiori.
In verità, anche prima degli studi sopra accennati e senza dover ricorrere a dimostrazioni scientifiche, il “fenomeno gregge” è stato utilizzato spessissimo nella storia recente e passata e non solo dalle forze dell’ordine. Purtroppo, le finalità di quelle operazioni non sono state sempre virtuose e, alcune volte, sono stati proprio coloro che espressamente volevano causare disordini e danni che vi hanno fatto ricorso.
Chi può manipolare chi? Ovvero: quanti denti ha il lupo che accusa l’agnello
Un pericolo ancora maggiore lo si ha quando questa tecnica viene attuata da poche persone per condizionare gruppi d’individui molto più vasti con l’intento di ottenerne consenso politico. È noto che da sempre esistono tecniche di manipolazione delle masse attraverso notizie, non importa se vere o false, diffuse e utilizzate a fini propagandistici. L’utilizzo oggi di internet moltiplica la velocità di trasmissione di queste notizie e le tecniche algoritmiche consentono di scegliere con una buona approssimazione i destinatari delle stesse.
La diffusione e la credibilità acquisita dai vari social rendono il meccanismo ancora più efficace e lo dimostrano il numero e la proliferazione di “leggende metropolitane” del tutto inverosimili ma vissute come credibili. Molte delle Società che vendono prodotti di largo consumo ne stanno già approfittando e non si può certo escludere che anche partiti politici lo stiano facendo o l’abbiano già fatto.
Conoscere gli effetti del “fenomeno gregge” dovrebbe anche farci riflettere su ciò che è chiamata “democrazia diretta”, metodologia per la decisione politica auspicata da alcuni in alternativa alla “democrazia rappresentativa”. Apparentemente innocua, se non addirittura “giusta”, questa forma di relazione tra i cittadini e l'”Autorità'” potrebbe trasformarsi molto facilmente da proposta di partecipazione “di tutti”, a manipolazione occulta fatta da pochi.
Naturalmente continuerebbe ad apparire come una scelta individuale e libera, non “imposta dall’alto”, ma in realtà potrebbe guidare le masse verso direzioni volute solo da alcuni che si manterrebbero, evidentemente, in incognito rispetto al meccanismo di consultazione prospettato. A chi pensasse che ciò sia impossibile o assurdo e a chi vorrebbe immediatamente tacciarmi di essere un difensore dei “vecchi politici” vorrei ricordare che la “democrazia diretta” (e le sue conseguenze) non è un’invenzione recente. Ne abbiamo un validissimo esempio di applicazione nella decisione di Ponzio Pilato di offrire alla moltitudine presente nella piazza di scegliere “liberamente” tra Gesù e Barabba. Qualcuno dubita che il Sinedrio non abbia “infiltrato” tra la folla alcuni suoi sgherri con il compito di spingere la scelta proprio nella direzione che abbiamo poi visto realizzarsi?